Kad kautiņš ir darbs

PICCOLA RELAZIONELa giornata comicnia molto presto; l’appuntamento e8 per le cinque al rifugio Dibona in modo da iniziare a camminare alle cinque e mezzo e siccome siamo persone serie il tutto viene rispettato. Fin da subito abbiamo calzato le ghette e circa duecento metri pif9 in alto mettiamo anche i ramponi; non che sia assolutamente necessario ma visto l’abbondante innevamento, visto che pif9 in alto saranno indispensabili, tanto vale indossarli in modo da tirare su dritti per la neve tralasciando il sentiero con tutti i suoi tornanti. La salita prosegue senza nessun intoppo, solo Cristiano accusa un po’ la partenza a freddo (sare0 forse causa della nottata trascorsa in sacco a pelo in auto) e in men che non si dica ci ritroviamo al rifugio Giussani a goderci una meritata pausa.Sapevamo che il giorno prima era scesa la neve ma non pensavamo cosec tanta; non c’era traccia del sentiero che attraverso la via normale porta alla cima. Poco male, conosciamo bene la via di salita e cosec testa bassa e via a batter pista. La formazione e8 quella consueta: Cristiano avanti, Lucia a seguire e Tommaso in coda a sparare foto armato di macchine fotografiche e non so quanti accessori tra filtri e obiettivi; un vero professionista dell’immaggine.La giornata ci regala sprazzi di sereno intervallati a passaggi nuvolosi anche abbastanza intensi, comunque il meteo aveva proclamato una giornata a nostro favore e con questa consapevolezza ci ritroviamo a percorrere la cresta di vetta con un vento tanto freddo da gelare le mandibole quanto intenso da alzare notevoli nubi di neve. Ci accorgiamo che dietro di noi ci sono tre scialpinisti, ma sono ancora molto bassi. Nel frattempo i bastoncini hanno lasciato il posto alle piccozze e alle otto e mezza siamo in cima. Purtroppo il vento intenso e i nuvoloni incombenti ci hanno fatto desistere dal rimanere in vetta; di conseguenza foto di rito e inizio della discesa.Ci accorgiamo quanto importante sia salire e scendere presto quando ci sono queste condizioni. La neve sotto ai piedi forma uno zoccolo che costringe a ripetute battute con i bastoncini per liberare il rampone e ogni tanto succede anche qualche scivolone – sempre comunque controllato. Finalmente giunti nuovamente al rifugio Giussani ci sentiamo fuori da ogni difficolte0; non ci resta che mangiare qualcosa e fare una meritata lunga pausa (anche il meteo ormai volge al bello stabile). Ci godiamo anche la vista dei tre scialpinisti che nel frattempo stanno scendendo… che bello, un po’ di invidia per la loro velocite0.

:) To BronislavHELLO bronislav >>> vi est' nanispitenvoj i zloj chelovek vam nado uchitsja obshatsja s ljudmi..you must to seat at home and learn to not be a anger ass-holе be happyPS.Ja schastliv cto est' hot' odno mesto v RIGE gde moozhno nasladitsja destvitelno STILNOJ, underground TEHNO muzikoj .za eto SPACE GARAGE i ljublju ..:) ..i potomu destvitelno zhal' kogda ego prevrashjut v LAROCCU,,,,igrajut POP-HOUSE itp .etogo I TAK HVATAET .. I LOVE TEHNO I LOVE TEHNO I LOVE TEHNO I LOVE TEHNO I LOVE TEHNO I LOVE TEHNO

Labi ka Raitis ir Dinamo komandā! Pagājušajā sezonā kad mūsējie spēlēja ar Vitjaz un uzvarēja,bija brīžiem žēl skatīties, kā mūsējie centās izvairīties no Vitjaz provokatīvās spēka spēles, Tāpat Komorovs bieži uzprasās ,lai viņu pārmacītu! Intervijā viņš atklāti teica,ka Saimons viņam esot daudz ko iemācījis,ko ,jūs paši redzējāt.

Treneri nepabaksta, tā tas nenotiek, pats zini, kas laukumā jādara, un kurā brīdī. --- Treneris nav muļķis, ja kāds no traumas nomirs, viņš par uzkūdīšanu atbildēt negrib, tapēc šunelim pašam jāzin, ja spēles laikā uz 2,5 min izlaiž laukumā, tad jāvicojas.

Var teikt arī savādāk-- Kad par naudu, es ļauju, lai man atsit smadzenes.

Nu un liela jēga? Atnāk Makintairs, un jēgas vairs nav.

Man domāt, ka kaušļi hokejā vajadzīgi tikai šovam, tātad skatītāju piesaistīšanai, tātad naudas vairākpelnīšanai. Cilvēkiem taču patīk šovi. Ja paši kaušļi ar mieru, kāpēc ne?